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Sogno di Natale

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Sogno di Natale

Avvolto nel rosso più vivo
Spirale che parte
Dal cielo alla terra,
conosci l’inizio
ma lo sguardo tuo volgi
e vede solo quel fiore.
Di luce si riempie la piazza
gira la giostra
la neve caduta
per terra ora posata
rumore ha rubato,
solo una musica
dal vento portata,
leggera ti prende
e scalda il tuo viso.
Alberi, case, piazze e viali
nel bianco avvolti
non c’è silenzio che tu cerchi,
turbini di luce fanno fragore
a te ti sono avvolti e intorno
Portone ti invita
compagno di alta torre.
Sopra tutto si eleva, ma non copre,
richiami sonori
campane nell’aria,
lontane,
luci e colori di abete vicino,
richiamo fra i tanti,
lontano ti vuole portare.
Brilla solo per occhi di bimbo
visione comprata
per un sogno adulto
che si apre solo stasera.
Chiudi gli occhi,
visione appare primavera.
Assente quel fiore
colto nel prato,
mano si è posata
raccogliere può solo una stella.
La gente colore non ha,
ondeggia e avanza
per un attimo, vicino
quella voce che porta frenesia e rincorsa.
Anonime finestre,
da molto non più aperte.
Gente guarda intorno
sprazzi di luce veloce tagliano grida,
formano un urlo.
Orecchie ormai chiuse,
corpi vicini coperti e avvolti.
Pensiero non corre,
raggiungere vuoi l’amico che passa.
Non più attento al richiamo,
consegna veloce quel pacco
di carta coperto da fiocco legato.
Fuori di casa ormai tutto tace,
luce forte soltanto rimane.
In decisione ti poni, chiamato,
ascolta la voce,
vedi un girotondo
quando bambino mani stringevi
in cerchio con occhi sognanti,
una stella passava veloce
e tu già grande ti ritrovavi.
Riaprire gli occhi sul fatato paese
come cartolina che tu disegnavi.
Disciolto, perduto,
di nuovo avrai,
tutto ora diventa reale,
dolce profumato, grande la tavola,
tutto è preparato.
Vieni vicino, abbracciamoci forte,
non possiamo che dire
non possiamo che fare
oggi è Natale.
Ma per essere felici e contenti
tutto ora si deve posare,
nel volto felice di madre
sorretta e guardata da quel delicato padre.
Allora io brindo alzo quel calice
mi inebrio felice mentre spingo il portone,
lascio la piazza,
tutti seguite, con me venite.
Si apre alla vita
ora quel sogno.
Piano memoria segue,
luce cammina e trova risposta in silenzio.
Occhi bagnati, felice e ripagati,
quella spirale oggi parte,
dalla terra al cielo.
Musica avvolge la mia festa,
ascolta la voce, è qui,
ora senti melodia di amore
la più grande che c’è.

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